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  • Istituto DIRPOLIS

Maggioranze parlamentari e assemblee elettive: dal 16 maggio proseguono i seminari promossi con Scuola Normale, Senato, Camera dei deputati, Parlamento Europeo, Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome

Data pubblicazione: 14.05.2018
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L’edizione 2018 del ciclo di seminari di diritto parlamentare organizzato dal Laboratorio WISS - Area di ricerca PARS dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna, in programma tra giovedì 16 e venerdì 17 maggio, verte sul tema “Maggioranze parlamentari e assemblee elettive”. I seminari sono organizzati, sotto la supervisione scientifica di Emanuele Rossi, ordinario di diritto costituzionale e prorettore vicario della Scuola Superiore Sant’Anna, con Scuola Normale SuperioreSenato della RepubblicaCamera dei deputatiParlamento EuropeoConferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.

La nuova legge elettorale per l’elezione della Camere ha consegnato una situazione nella quale nessuna forza politica ha ottenuto un numero di seggi sufficiente per la formazione di una maggioranza. Spesso si utilizzano espressioni come “grande coalizione”, “governi del Presidente”, “governi istituzionali”, sottindendendo la necessità che gli schieramenti politici presentatisi alle elezioni si sfaldino e si ricompongano in maniera successiva in un nuovo schieramento. La XVII legislatura, aperta con la mancanza di una maggioranza parlamentare al Senato della Repubblica, ha visto succedersi tre governi sostenuti, con formule diverse, da una maggioranza composta da forze politiche che non si erano presentate coalizzate alle elezioni. Anche l’ultimo scorcio della XVI legislatura ha visto la formazione di un governo di grande coalizione.

Questa situazione di fluidità delle maggioranze non ha pressoché corrispondenze a livello regionale, dove i sistemi elettorali adottati nel rispetto dell’articolo 122 della Costituzione e della legge di principio (legge numero 165 del 2014) garantiscono, al contrario, la formazione di solide e stabili maggioranze di legislatura a sostegno del Presidente eletto direttamente dal corpo elettorale. Nel Parlamento europeo, infine, la maggioranza che sostiene la Commissione è assai ampia, una sorta di coalizione europeista (la cui guida è stata individuata dal partito che ha ottenuto il maggior numero di seggi alle elezioni europee), che, tuttavia, si scompone e si ricompone in occasione dei diversi atti e temi sottoposti all’esame del Parlamento europeo (secondo diversi “cleavage”, nazionali, regionali, politici…). Il ciclo di seminari 2018 ha come obiettivo verificare come l’organizzazione e il funzionamento dei Parlamento reagisca ai diversi tipi di maggioranza che si costituiscono. Fra i temi che possono venire in rilievo, l’attribuzione delle presidenze delle assemblee e delle commissioni parlamentari, l’organizzazione dei tempi di attività, il rapporto fra lavori in Aula e lavori in commissione, il ricorso al voto di fiducia.

L’ipotesi di ricerca è verificare l’esistenza di una evoluzione dei regolamenti e, soprattutto, delle prassi parlamentari, usualmente ispirati alla logica contrappositiva fra il diritto a governare della maggioranza ed i diritti dell’opposizione (di ispirazione, verso un diritto parlamentare delle coalizioni ampie e consensuali, chiamato però a fronteggiare nuove forme di “filibustering” portate avanti dalle opposizioni cosiddette “antisistema” o “populiste”.

Dopo un primo seminario di taglio storico, dedicato all’analisi di due elezioni particolarmente significative per la storia d’Italia (1919 e 1948), la opening lecture di mercoledì 16 maggiotenuta da Andrea Manzella vede gli allievi ordinari e perfezionandi confrontarsi con lo studioso, mentre le due sessioni della giornata di giovedì 17 maggio permettono, nello spirito dei seminari, di porre a confronto le diverse esperienze istituzionali.