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Internet del Futuro e reti di nuova generazione: triplo riconoscimento per le aree di ricerca di Telecomunicazioni dell’Istituto TeCIP alla 3rd FED4FIRE+ Engineering International Conference di Parigi

Data pubblicazione: 11.07.2018
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Il 5G non è soltanto la nuova generazione di reti e telefonia mobile, ma rappresenta anche un sistema di tecnologie rivoluzionarie che gli operatori useranno nel prossimo futuro per dispiegare in campo sia la rete Internet che i servizi che la compongono (ad esempio contenuti video, analisi dei dati, server virtuali, immagazzinamento dati). Gli operatori faranno uso di reti programmabili e di tecniche di virtualizzazione già alla base del cloud per “softwarizzare” le reti: ovvero i nodi e le funzioni di rete saranno come smaterializzate e disaggregate per essere rese operative dove, come e quando è necessario. Questa è una rivoluzione che permetterà agli operatori di abbattere i costi sia di capitale che di gestione e al tempo stesso di creare servizi personalizzati e ad alto valore aggiunto. Sarà infatti possibile per gli operatori fornire, su una infrastruttura comune, delle reti virtuali dedicate e customizzate nella maniera ottimale per gestire il particolare tipo di traffico dell’applicazione.

E proprio in questo ambito proseguono i riconoscimenti per l’Area di Telecomunicazioni dell’Istituto TeCIP della Scuola. Questa volta si parla della terza competitive call della FED4FIRE+ Engineering Conference dove docenti dell’area di Comunicazioni dell’Istituto TeCIP si sono aggiudicati tre premi di rilevanza internazionale. La FED4FIRE+ Engineering Conference organizzata a Parigi nell’ambito di un ambizioso progetto di integrazione europea H2020 per l’Internet del Futuro, ha riunito team di ricerca internazionali che lavorano su progetti sperimentali per lo sviluppo di nuove reti mediante l’utilizzo di ambienti di testbed che utilizzano la piattaforma Fed4FIRE.

Si aggiudica il primo posto nella SoftFIRE Open Call for Challengers to the Federated Testbed il progetto Virtual EPC Recovery Experiment in Softfire (VERIfire) coordinato dal Prof. Luca Valcarenghi, docente di Telecomunicazioni dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna e presentato dal Dr. Koteswararao Kondepu e dall'Ing. Francesco Giannone, rispettivamente Assegnista e Ph.D. student. Il progetto nasce con l’intento di verificare la sopravvivenza delle nuove reti di telecomunicazioni, come il 5G, ai guasti quando le funzioni della rete mobile (ad es., LTE o 5G) sono virtualizzate,  ovvero quando viene scisso lo stretto legame tra hardware e software presente negli apparati proprietari odierni, consentendo lo sviluppo di funzionalità e di servizi di rete come applicazioni software, in modo flessibile ed agile. Il progetto si è aggiudicato il primo premio di 40.000 euro per l’innovatività e la rilevanza dei primi studi sul recovery delle nuove reti mobili virtualizzate, prevalendo sui dieci progetti in gara nella categoria "Programmability". Il Progetto VERIfire conquista poi un ulteriore premio, conquistando il podio anche nella premiazione delle migliori demo, dove si aggiudica la seconda posizione.

Resta in “casa” anche il primo premio, nella selezione delle demo, consegnato all’Ing. Barbara Martini ed alla Dr. Molka Gharbaoui, ricercatrici del Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Telecomunicazioni CNIT di Pisa nonché affiliate all’Istituto TeCIP, per il progetto “Latency-aware and self-Adaptive Service cHaining in reliable 5G/SDN/NFV infrastractures (LASH5G)”. L’esperimento LASH-5G, effettuato sempre su piattaforma Fed4Fire+, ha cercato di dimostrare una soluzione unica per ottimizzare la selezione dinamica dei servizi in termini di latenza.

Per i servizi di prossima generazione la latenza, ovvero l’unità di misura della velocità di risposta di un sistema (l'intervallo di tempo che intercorre fra il momento in cui arriva l'input al sistema e il momento in cui è disponibile il suo output),  sarà un requisito essenziale. L’esperimento LASH-5G effettuato su piattaforma Fed4Fire ha dimostrato la fornitura dinamica di catene di servizi specifici per un’applicazione garantendo al tempo stesso la minima latenza, sia in termini di tempo necessario ai dati per attraversare la catena dei servizi (latenza di rete globale) che il tempo necessario ai dati per essere processati dai servizi (latenza di processamento).

Nelle foto immagini di archivio del Prof. Valcarenghi e della Dott.ssa Martini nei laboratori dell’Istituto.