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San Rossore 1938: convegno e installazione sulle “Vite Sospese” di studenti e docenti ebrei espulsi dall’università a seguito delle leggi razziali. Gli allievi di oggi raccontano le storie dei coetanei di 80 anni fa

Data pubblicazione: 17.10.2018
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Un convegno e un’installazione multimediale per ricordare le “Vite Sospese” di studenti e docenti ebrei che, a Pisa, furono allontanati dall’Università e dalle Scuole in seguito all’emanazione delle leggi “per la difesa della razza”, avvenuta 80 anni fa nella tenuta di San Rossore. Dopo la cerimonia delle scuse e del ricordo, che si è tenuta giovedì 20 settembre nel Palazzo della Sapienza dell’Università di Pisa, il programma di celebrazioni “San Ros­sore 1938” -  promosso dalla stessa Università di Pisa, dalla Scuola Normale Superiore, dalla Scuola Superiore Sant’Anna, dalla Scuola IMT Alti Studi Lucca, con il contributo della Fondazione Pisa - si arricchisce di due nuovi appuntamenti alla Scuola Superiore Sant’Anna, previsti per la giornata di lunedì 15 ottobre, dalle ore 9.00.

Ottanta anni fa, il 5 settembre 1938, venivano emanate le leggi della vergogna: lo Stato italiano, per mano di chi lo reggeva, discriminava chi aveva origine familiare e credo israelita, con il suggello falso di un attributo razziale inesistente. La Nazione italiana in larga parte accoglieva indifferente il dispositivo che spezzava il legame tra i suoi cittadini ebrei e la società civile. Le Università e le Scuole “sospendevano” i loro docenti, non consentivano agli studenti e alle studentesse l’iscrizione, li allontanavano quando stranieri. A Pisa l’Università allontanava venti tra i suoi docenti e oltre duecento studenti ebrei stranieri.

Per tornare al programma di lunedì 15 ottobre, alle ore 9.00 nell’aula magna della Scuola Superiore Sant’Anna si apre la giornata di studio, confronto e testimonianza, con gli interventi di Paolo Mancarella, rettore dell’Università di Pisa; di Pierdomenico Perata, rettore della Scuola superiore Sant’Anna; di Vincenzo Barone, direttore della Scuola Normale Superiore. Ilaria Pavan docente alla Scuola Normale Superiore, Barbara Henry e Michele Emdin docente alla Scuola Superiore Sant’Anna sono i coordinatori del convegno durante il quale allievi ed ex allievi di Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna (Alberto Aimo, Silvia Barbiero, Chiara Borrelli, Vincenzo Castiglione, Laura e Simona Grazioli, Lorenzo Mangone, Giorgio Motisi, Michele Pajero) ricordano quelle “vite sospese”, in confronto con i loro docenti, con docenti dell’Università di Pisa (Michele Battini, Presidente del Comitato Scientifico “San Rossore 1938”) e di Pavia (Elisa Signori) e con altre personalità che contribuiscono con la loro opera alla testimonianza di quegli anni, come l’ex direttore della Scuola Normale Superiore Salvatore SettisDario Disegni, il Presidente del MEIS (Museo Nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah), alla presenza di alcuni familiari di studenti e docenti espulsi per effetto delle leggi razziali.

Al termine del convegno, alle ore 17.30 di lunedì 15 ottobre nella chiesa di Sant’Anna, è prevista l’inaugurazione dell’installazione “Vite Sospese”, quattro stanze, frammenti del poema di vite sospese e spezzate nel 1938, una riflessione artistica sulle storie di docenti e studenti ebrei espulsi dall’Università di Pisa, realizzata dall’artista Gianni Lucchesi e da Chiara Evangelista della Scuola Superiore Sant’Anna e ideata da Michele Emdin con la collaborazione di Ursula Ferrara e di Massimo Bergamasco

Dopo una profonda e articolata ricerca di archivio compiuta con l’aiuto degli allievi della Scuola Superiore Sant’Anna è stata recuperata una grande quantità di informazioni sui docenti e sugli studenti che furono sospesi nel 1938fotografiemoduli di registrazionefilm d’epoca girati da Mario Benvenuti e recuperati dal figlio, il regista Paolo Benvenuti. Sono stati così ricostruiti percorsi di vite andate distrutte dalla deportazione. E’ stato possibile ricostruire anche il destino di altre figure che, invece, si sono potute salvare e hanno proseguito i propri percorsi di studi e di vita. Si è così concretizzata l’idea di un percorso narrativo per dare memoria a questa vicenda, strutturato su quattro momenti fondamentali: contestualizzazione storica, presentazione delle “Vite Sospese”, commemorazione dei sommersi ed epilogo dei salvati. Questi momenti narrativi sono stati organizzati in altrettante aree tematiche che hanno inspirato una struttura architettonica formata da quattro spazi fisici di forma irregolare che verranno inseriti all’interno della Chiesa di Sant’Anna a Pisa.

L’installazione “Vite Sospese” può essere visitata da lunedì al venerdì, fino all’8 novembre, con i seguenti orari: su prenotazione dalle ore 10.00 alle ore 12.00 (per prenotarsi: 050 883245, orario di ufficio); dalle 16.00 alle 18.00 con ingresso libero.