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  • Istituto DIRPOLIS

Proprietà intellettuale e diritto dell’internet e dell’AI, il progetto europeo reCreating è stato selezionato dalla Commissione Europea come ‘storia di successo’

Il riconoscimento va a quei progetti che si sono distinti per qualità, innovazione e impatto sociale. ReCreating è coordinato da Caterina Sganga, docente dell’Istituto Dirpolis della Scuola Superiore Sant’Anna
Data pubblicazione: 19.09.2023
progetto ReCreating
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La Commissione Europea ha selezionato il progetto Horizon 2020 reCreating Europe (Rethinking Digital Copyright Law for a Culturally Diverse, Accessible, Creative Europe, 2020-2023), coordinato dalla docente dell’Istituto Dirpolis Caterina Sganga, quale “storia di successo” da pubblicizzare sui canali web del Direttorato Generale per la Ricerca e l’Innovazione (l’uscita della storia è programmata per fine settembre). La qualifica di “success story” è attribuita ad un piccolo e selezionato numero di progetti finanziati dall’Unione Europea che si sono distinti per l’importanza, qualità, innovatività ed impatto sociale dei propri risultati, e che la Commissione vuole pubblicizzare quanto più possibile per dimostrare ai cittadini e contribuenti europei come “le loro tasse siano investite saggiamente in produzione di eccellente ricerca scientifica, dai risultati degni di nota e di grande valore per la società”.

Si tratta di un riconoscimento di estrema importanza per l’inteso lavoro condotto negli ultimi tre anni da Caterina Sganga e dal suo team, che ha coordinato un consorzio formato da alcuni tra i più importanti centri di ricerca nei settori della proprietà intellettuale, del diritto dell’internet e del diritto dell’intelligenza artificiale, producendo oltre settanta tra report e dataset (banche dati) su problematiche chiave quali, tra tutte, la tutela degli utenti e dei soggetti vulnerabili nell’utilizzo di opere protette da diritto d’autore, l’evoluzione della pirateria online, il riconoscimento di diritti su opere generate dagli agenti di intelligenza artificiale, le sfide affrontante dalle industrie creative e culturali europee, la digitalizzazione del patrimonio culturale e la sua messa a disposizione del pubblico, la responsabilità delle piattaforme digitali ed i pericoli sottesi al filtraggio automatico dei contenuti postati dagli utenti.


I risultati finali del progetto

I risultati di reCreating Europe sono stati presentati con successo durante la due giorni di conferenza finale del progetto, tenutasi a Bruxelles il 20-21 marzo 2023 dinanzi a più di 150 tra studiosi, stakeholders, membri delle istituzioni europee e di alcuni parlamenti nazionali. Tra i relatori, accanto ai ricercatori impegnati del progetto ed a studiosi provenienti da prestigiose università europee, israeliane e statunitensi, hanno figurato rappresentanti di organizzazioni di categoria (tra cui European Disability Forum, Electronic Frontiers Foundation, Federation of European Screen Directors, International Council of Museums) nonchè quadri dirigenziali di grandi imprese come Google e Microsoft. La conferenza è culminata in una tavola rotonda ospitata al Parlamento Europeo, durante la quale le proposte di riforma legislativa elaborate da reCreating Europe – e disponibili qui - sono state discusse da Marco Giorello (Capo dell’Unità Copyright del Direttorato Generale CONNECT della Commissione Europea), Brando Benifei (capogruppo PD al Parlamento Europeo e rapporteur dell’AI Act) e Axel Voss (parlamentare europeo del gruppo PPE, rapporteur della recente Direttiva Copyright). I video della due giorni sono disponibili su YouTube qui (Day 1 – Museum of Natural Sciences) e qui (Day 2 – Parlamento Europeo).

“Siamo onorati del riconoscimento che la Commissione Europea ha voluto conferire al lavoro svolto dal gruppo di ricerca della prof.ssa Caterina Sganga” commenta Gaetana Morgante, Direttrice dell’istituto Dirpolis “primo e per ora unico caso di chiamata diretta dall’estero di un docente di diritto nella storia della Scuola. Si tratta senz’altro della conferma della bontà e del successo delle strategie adottate dalla Scuola nelle sue politiche di reclutamento e valorizzazione dell’eccellenza delle risorse umane, nella direzione dell’internazionalizzazione, dell’ interdisciplinarietà e della promozione della ricerca applicata di elevato impatto sociale”.

L’impegno del gruppo di ricerca del Sant’Anna si sviluppa su diversi fronti. E’ in corso uno studio commissionato dal Direttorato Generale in Ricerca ed Innovazione della Commissione Europea sulle riforme necessarie alla legislazione in materia di dati e di diritto d’autore per consentire lo sviluppo della Scienza Aperta. In parallelo, altri due progetti recentemente finanziati – gli Horizon Europe “OpenMusE” (An Open, Scalable, Data-to-Policy Pipeline for the European Music Ecosystem) e “REBOOT” (Reviving, Boosting, Optimising and Transforming European Film Competitiveness) – consentiranno al team di studiare l’impatto della digitalizzazione, dei nuovi modelli di business e degli algoritmi di intelligenza artificiale delle piattaforme sulla diversità culturale nell’industria musicale europea, ed i punti di forza e di debolezza della legislazione vigente rispetto agli obiettivi di incentivazione della competitività e diversità culturale dell’industria cinematografica europea, al fine di fornire dati ed evidenze empiriche essenziali a futuri interventi di riforma legislativa.