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NUOVO ANNO ACCADEMICO, FORMAZIONE, RICERCA, SVILUPPO EDILIZIO: LE SFIDE DEL 2016

Publication date: 21.12.2015
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La Scuola Superiore Sant’Anna apre il XXVIV anno accademico e si prepara a nuove sfide per formazione e ricerca, con particolare attenzione al consolidamento del processo di internazionalizzazione e del processo di sviluppo edilizio, grazie al Polo Sant’Anna in San Giuliano Terme, dove è in fase di progettazione il nuovo campus. La lectio magistralis della cerimonia di inaugurazione è affidata a Enrico Letta, dean della Paris School of International Affairs di Parigi ed è preceduta dall’intervento di saluto di Yves Mény, presidente, e dalla relazione di Pierdomenico Perata, rettore.  

Reclutamento di nuovi docenti da tutto il mondo, ampliamento dell'offerta didattica, piano di espansione edilizia: sono le linee principali illustrate da Pierdomenico Perata durante la sua relazione. 'Vogliamo un'economia – sottolinea Perata durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico - basata sempre più sul sapere per contribuire a portare l'Italia fuori dalla crisi”. Lo dimostrano, ha sottolineato, “le 400 domande pervenute da docenti delle più prestigiose istituzioni accademiche del mondo”. Per “investire in conoscenza”, ha aggiunto il rettore, servono strutture, persone e fondi adeguati. “Hanno risposto all'avviso internazionale – aggiunge il rettore - docenti che lavorano in università assolutamente prestigiose, dimostrando come l'interesse per insegnare e fare ricerca alla Sant'Anna e in Italia sia diffuso”. Per il programma di espansione edilizia, proseguono le attività propedeutiche all'apertura del cantiere nel comune di San Giuliano Terme (Pisa), dove la Sant'Anna concentrerà il piano di espansione edilizia, creando da zero il suo campus. Il primo lotto  conclude il rettore nella sua relazione – sarà dedicato al polo di Scienze della Vita, dove si farà ricerca anche nei settori legati alle biotecnologie, tra quelli più  in crescita in Europa”.

Nella lectio magistralis, intitolata “Europa, lezioni dalla crisi economica e finanziaria”, Enrico Letta ricorda come “l’Europa economica e finanziaria non può bastare, serve anzi un'Europa sociale e una leadership italiana per spingere in questa direzione. Anche perché se ciò non accade è la stessa idea di Europa a rischiare di tramontare e noi italiani siamo quelli che ci rimetterebbero di più" “E’ quindi necessario – aggiunge - trasformare l'Europa da corpo indistinto quale è diventata a soggetto che ha una faccia con la quale assumersi le responsabilità di fronte ai cittadini per superare tutti insieme le difficoltà". "Per farlo - conclude - occorre porre al centro la solidarietà tra i popoli che compongono l'Unione perché l'Europa dei vincoli non è più sufficiente. Negli ultimi anni le distanze tra l'asse Nord-sud (caratterizzato soprattutto da questioni economiche) ed Est-Ovest (più politico, basti pesare alla vicenda ucraina) si sono ampliate e invece dobbiamo concepire un'Europa che è l'unione di minoranze e, rispetto ai paesi emergenti di un mondo sempre più globalizzato, e tra paesi piccoli e coloro che ancora non si sono resi conto di esserlo". Un accenno anche al tema del terrorismo: "La risposta per assicurare maggiore sicurezza ai cittadini è una Fbi europea, che garantisca un costante scambio di informazioni che altrimenti rischiano di disperdersi nella gestione dei singoli Stati. Senza di essa saremmo tutti meno protetti e meno sicuri". 

Qui è possibile ascoltare la registrazione audio completa della cerimonia di inaugurazione del XXVIV anno accademico della Scuola Superiore Sant’Anna: https://www.radioradicale.it/scheda/461986/europa-lezioni-dalla-crisi-economica-e-finanziaria-lectio-magistralis-di-enrico-letta