RICONOSCIMENTI INTERNAZIONALI, A UNA ALLIEVA PHD DELL'ISTITUTO DI BIOROBOTICA IL BEST POSTER AWARD ALLA CONFERENZA INTERNAZIONALE SULLA ROBOTICA MEDICA
Prestigioso riconoscimento internazionale per Linda Paternò, allieva PhD dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna, e Michele Ibrahimi, assegnista dell'Istituto, vincitori del Best Poster Award all'Hamlyn Symposium on Medical Robotics, la conferenza internazionale sulla robotica medica che si è svolta dal 23 al 26 giugno a Londra.
Paternò e Ibrahimi hanno presentato un lavoro dal titolo "Layer jamming pneumatic actuator for medical robotics", svolto nell'ambito del progetto di ricerca MOTU, che punta a sviluppare e a validare clinicamente un nuovo paradigma di protesi transfemorali robotizzate modulari. Paternò e Ibrahimi fa parte del gruppo di ricerca coordinato da Arianna Menciassi e da Leonardo Ricotti, chiamato a progettare un invaso avanzato, detto smart socket, pensato per ottimizzare la distribuzione delle forze e delle pressioni agenti sull’arto residuo e per compensarne variazioni di volume.
Lo studio presentato a Londra è incentrato su un attuatore ottenuto combinando una camera pneumatica con altre due camere basate sulla tecnologia del layer jamming al fine di ottenere un’interfaccia in grado di variare forma e rigidezza in modo controllato. L’attuatore è stato utilizzato per creare una fascia indossabile e può essere integrato in un’ortesi o in un invaso protesico ma è stato utilizzato anche per creare una pinza soft e un walking robot.
MOTU è un progetto di ricerca che nasce dalla collaborazione tra l'Istituto di BioRobotica, il Centro Protesi INAIL la Fondazione Don Gnocchi di Firenze e il Dipartimento di Ingegneria dell’Energia Elettrica e dell’Informazione “Guglielmo Marconi” dell’Università di Bologna.