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INAUGURAZIONE ONLINE DELL’ANNO ACCADEMICO 2020 / 2021 DELLA SCUOLA SANT’ANNA: BILANCIO E NUOVI PROGETTI PER ESTENDERE LA RETE DEL TALENTO, CONFERIMENTO DEL DIPLOMA DI PHD HONORIS CAUSA IN LEGGE ALL’EX PRESIDENTE DELLA CORTE COSTITUZIONALE MARTA CARTABIA

Publication date: 03.01.2021
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La Scuola Superiore Sant'Anna ha inaugurato l’anno accademico 2020 / 2021 con una cerimonia online, condivisa in diretta sul profilo Facebook e sul canale YouTube, allestendo nell’aula magna storica il palcoscenico per un evento “nativo digitale”, che si è prolungato per più di tre ore, durante le quali è stato seguito da centinaia di utenti. Tra contributi multimediali e intermezzi di musica dal vivo, affidati a due allievi di dottorato, nella prima parte la rettrice Sabina Nuti ha presentato la sintesi e il bilancio di un anno complesso come è stato il 2020, sono intervenuti anche il presidente del Consiglio di Amministrazione federato con Scuola Normale Superiore e Scuola Iuss Pavia Salvatore Rossi, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il ministro dell’Università e Ricerca Gaetano Manfredi, la responsabile “Valorizzazione del sociale e relazioni con le università” di Intesa Sanpaolo Elena Jacobs.

La seconda parte, l’occasione per sottolineare l’aderenza ai valori della Costituzione italiana da parte della Scuola Superiore Sant’Anna, si è aperta con la lettura della motivazione del conferimento del diploma di PhD honoris causa in Legge all’ex presidente della Corte CostituzionaleMarta Cartabia, da parte di Gianluigi Palombella, docente di Filosofia del diritto all’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna. A seguire Joseph Weiler, giurista della New York University School of Law, ha tenuto la laudatio di Marta Cartabia che, con la sua lectio magistralis “Le risposte dell'Università al tempo dell'incertezza", ha concluso la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico.

“Il merito basato su competenze di qualità e impegno - ha sottolineato la rettrice Sabina Nuti, durante la sua relazione - rappresenta il vero motore di sviluppo, il meccanismo principe della mobilità sociale, la risorsa che dobbiamo mettere in campo per risolvere le sfide di sostenibilità e di equità che il mondo affronta. La nostra missione è riuscire a essere una istituzione pubblica di riferimento e di qualità, dove il talento è attratto, valorizzato e messo in campo per prendersi cura del mondo e per contribuire con responsabilità alla sua crescita culturale e alla sua sostenibilità, nel rispetto dei valori costituzionali. La Scuola Superiore Sant’Anna - ha proseguito Sabina Nuti - vuole essere un articolato think tank capace di dare soluzioni concrete e con vari punti di vista (etici, economici, giuridici, tecnologici, scientifici) su alcuni temi chiave per il nostro Paese e per il mondo. E vogliamo farlo operando in squadra con le altre Scuole a statuto speciale, verso un network in cui siamo la Scuola di maggiori dimensioni e dove vogliamo farci carico di svolgere un ruolo di facilitazione e coordinamento, per delineare il nostro ruolo nel contesto del sistema universitario italiano e nel Paese e in collaborazione sempre più stretta con la Scuola Normale Superiore, nostra sorella”.

La rettrice Sabina Nuti ha anche sottolineato come la Scuola Superiore Sant’Anna, per restare competitiva, abbia bisogno di crescere e quindi “dobbiamo investire molto di più nelle strutture, sia per la formazione sia per la ricerca. Non basta il finanziamento di posti di ricercatrice e di ricercatore perché le ricercatrici e i ricercatori hanno bisogno di spazi, laboratori, risorse di supporto soprattutto in alcuni ambiti disciplinari più orientati alla ricerca di base, ma il tema è critico anche per quegli ambiti dove è più facile conseguire finanziamenti esterni perché con tali proventi non si possono finanziare gli stipendi dei docenti”.

“La Regione Toscana intende costruire insieme alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa una Toscana di eccellenza capace di essere sempre più all'altezza delle sfide di crescita che avremo davanti nell'immediato futuro”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, intervenendo in video collegamento alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2020/ 2021. “Ricerca, innovazione e attenzione alla scienza - ha concluso Eugenio Giani - sono ormai caratteristiche presenti da secoli nel Dna della nostra regione e noi vigiliamo continuare a lavorare in questa direzione”.

“Per sostenere gli investimenti nelle infrastrutture universitarie abbiamo lanciato un bando di 400 milioni di euro, che spero di ampliare a 600 milioni e sono molto confidente che anche la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ottenga il finanziamento per il progetto del suo nuovo campus”. E’ stato questo l’annuncio del ministro dell'università e della ricerca, Gaetano Manfredi, nel suo intervento in video collegamento all'inaugurazione dell'anno accademico 2020/21. “Nei prossimi due anni vi sarà anche un incremento dell’Ffo, il Fondo di spesa ordinario”. La Scuola Superiore Sant’Anna ha in progetto di riconvertire l'ex convento di Santa Croce in Fossabanda, nel centro di Pisa, di proprietà comunale e che ospita decine di camere e che può offrire la possibilità di crescere nel numero di allievi e docenti. “Davanti abbiamo una sfida complicata - ha aggiunto Gaetano Manfredi - perché dobbiamo offrire una nuova visione a valle di questa situazione così traumatica che è ancora la pandemia. Dobbiamo farlo partendo dalle competenze della ricerca e dal fatto che siamo un grande sistema in cui tutti con proprie competenze possono farlo. Nel ‘Recovery Fund’ ci sono importanti fondi per la ricerca e mi auguro che vada in porto presto per rispondere ai bisogni”. Il ministro Gaetano Manfredi ha concluso il suo intervento affermando che nel “2021 e 2022 avremo un incremento del Fondo di spesa ordinario e potremo rivedere la ripartizione per le scuole superiori”.

L'università oggi si trova di fronte a una nuova svolta, provocata da un evento tanto imprevisto quanto radicale. A richiedere un ripensamento non è solo la didattica a distanza, quanto il senso di insicurezza che la situazione data alimenta nella vita di ciascuno, a livello personale e nella dimensione collettiva”. E’ stata una delle frasi pronunciate dall’ex presidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia, durante la sua lectio magistralis dopo avere ricevuto il PhD honoris causa in legge. “Alle esigenze di una generazione colpita dall'effetto Covid-19, a cui il futuro si presenta con contorni indeterminati - ha spiegato Marta Cartabia - non è sufficiente offrire una buona formazione professionale (che pure è necessaria), serve un punto di appoggio senza il quale non è possibile protendersi con slancio verso il futuro, né sprigionare quelle energie di creatività e costruttività necessarie alla vita personale e sociale. La questione essenziale del nostro tempo è imparare a convivere con l'incertezza senza smettere di guardare al futuro come terra sconosciuta sì, ma da esplorare, convertendo le fonti di rischio in moltiplicatori di opportunità. L'università, oggi più che mai, è chiamata all'altissimo compito di far fiorire le singole personalità, sottraendole al rischio di rimanere soffocate dal contesto”. Infine, ha concluso Marta Cartabia, “l'università (e con essa la scuola) deve tornare a essere la priorità tra tutte le priorità di questo inaspettato presente e deve essere preservata come bene essenziale: nell'università di oggi si gioca una partita decisiva anche per la società e la democrazia di domani”.

 

Per approfondire:

·         Qui la registrazione della cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2020 / 2021 della Scuola Superiore Sant'Anna, disponibile sul suo canale YouTube.

·         Qui l’intervento della rettrice Sabina Nuti che, nell’edizione di mercoledì 9 dicembre della Nazione, ha anticipato i temi che avrebbe affrontato durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2020 / 2021.

·         Qui il video, disponibile sul canale YouTube della Scuola Superiore Sant'Anna, che presenta alcuni progetti sulla “terza missione”, con l’intervento del prorettore Paolo Dario.

·         Qui la registrazione dell’intervento del ministro dell’università e ricerca, Gaetano Manfredi.

·         Qui la lectio magistralis di Marta Cartabia.