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  • Istituto di Produzioni Vegetali

Riconoscimenti internazionali: Livia Pappalettere, allieva dottoranda in Agrobioscienze, premiata al Biostimulant World Congress per gli studi degli effetti di sette ceppi di rizobatteri endofiti sulla crescita del pomodoro

I risultati confermano il potenziale dei batteri come biostimolanti microbici, offrendo un’alternativa sostenibile, soprattutto in sistemi di coltivazione idroponica e biologica
Data pubblicazione: 07.01.2025
Livia Pappalettere (seconda da sinistra) durante la premiazione a Miami
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Premiati al Biostimulant World Congress, svoltosi a Miami, gli studi innovativi che esplorano gli effetti di sette ceppi di rizobatteri endofiti sulla crescita del pomodoro. Il Biostimulant World Congress è il più prestigioso evento internazionale che riunisce scienziati e professionisti da tutto il mondo per condividere scoperte innovative e risultati all’avanguardia, per promuovere pratiche agricole sostenibili e per garantire un futuro migliore al pianeta e alle generazioni future. 

La ricerca premiata è stata presentata da Livia Pappalettere, allieva dottoranda in Agrobioscienze dell'Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna, che si è distinta aggiudicandosi un importante riconoscimento dedicato alle giovani ricercatrici e ai giovani ricercatori per “l’eccellente impegno, l’impatto significativo sulla comunità scientifica e la dedizione alla ricerca innovativa nel campo dei biostimolanti vegetali”, sottolineando il valore della ricerca nell'ambito del suo progetto di dottorato sullo "Studio di nuovi inoculanti polimicrobici per migliorare la produzione delle specie erbacee ed arboree", sotto la supervisione di Susanna Bartolini, ricercatrice di Arboricoltura Generale e Coltivazioni Arboree dell'Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna, e Annita Toffanin, ricercatrice di Microbiologia Agraria del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa.

Livia Pappalettere ha presentato al congresso i risultati ottenuti con studi che esplorano gli effetti di sette ceppi batterici (Azospirillum spp., Methylobacterium sp., Bacillus spp.) e di due combinazioni di tali ceppi sulla crescita del pomodoro (Solanum lycopersicum L.) attraverso metodi di inoculazione idroponica, priming dei semi e inoculazione nel suolo. Azospirillum spp., Methylobacterium sp., Bacillus spp. sono batteri promotori della crescita delle piante (PGPB, plant growth promoting bacteria) ed endofiti per la capacità di penetrare i tessuti di diverse specie erbacee e di indurre un generale miglioramento nel benessere e nella resa delle colture. Più nello specifico Methylobacterium symbioticum, isolato dalla superficie fogliare è un fillobatterio, Azospirillum spp. e Bacillus spp., isolati dalla rizosfera radicale, sono rizobatteri.

I trattamenti con Azospirillum spp., Bacillus spp., e Methylobacterium sp., si sono dimostrati efficaci nel migliorare la crescita delle piante di pomodoro in sistemi idroponici, nel priming dei semi e nell’inoculazione nel suolo. Nei test idroponici condotti sulla varietà italiana "Canestrino di Lucca", i batteri hanno migliorato lo sviluppo radicale e del fusto, dimostrando una significativa correlazione tra i livelli di auxine prodotte dai microrganismi e la crescita della pianta. In modo parallelo, il priming microbico dei semi ha aumentato i tassi di germinazione e la lunghezza delle radici, mentre l'inoculazione nel suolo ha indotto un incremento significativo della biomassa, della lunghezza e del numero delle radici stesse. 

Questi risultati confermano il potenziale dei batteri come biostimolanti microbici, offrendo un’alternativa sostenibile e a basso impatto ambientale per migliorare la produzione del pomodoro, soprattutto in sistemi di coltivazione idroponica e biologica.

In copertina: Livia Pappalettere (seconda da sinistra) durante la premiazione a Miami.