Team del Prof. Bergamasco vince il Premio Gaetano Marzotto con il progetto Wearable Robotics

Erano solo 5 su 458 i progetti arrivati in finale, nel settore "Impresa del Futuro", al concorso per l’assegnazione del Premio Gaetano Marzotto volto a creare una piattaforma dell’innovazione in Italia basata sul connubio tra capacità imprenditoriale e visione sociale.
Il progetto vincitore è made in Scuola Superiore Sant’Anna. Si tratta di Wearable Robotics sviluppato da Basilio Lenzo (27 anni, perfezionando del Corso Innovative Technologies of Information & Communication Engineering and Robotics), Alessandro Filippeschi (30 anni,post-doc) e Fabio Salsedo (52 anni, senior researcher), afferenti al gruppo del Laboratorio PercRo del Prof. Massimo Bergamasco, Vice Direttore dell’Istituto di Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione e della Percezione (Istituto TeCIP).
Il progetto, nell’ambito del quale è stato ideato il Wearable light exoskeleton, un sistema che si indossa come un abito e che permette di aumentare la forza di carico delle braccia o di aiutare le persone anziane con problemi di deambulazione, senza uso di energia, ha convinto la giuria che lo ha selezionato per la finalissima svoltasi recentemente a Valdagno (VI).
Wearable Robotics è stato premiato in quanto ritenuto il miglior progetto imprenditoriale con capacità di generare significative ricadute positive negli ambiti sociali territoriali, culturali e ambientali. Il progetto si è aggiudicato i 250mila euro del premio Impresa per il Futuro, offerti dalla Fondazione Marzotto, ed un percorso di affiancamento nella gestione d'impresa.
Wearable robotics è un progetto industriale che valorizza l’esperienza ultraventennale del laboratorio PercRo nello sviluppo di sistemi robotici per l’interazione fisica con l’uomo, tramite la commercializzazione di esoscheletri attuati indossabili dal corpo umano, utilizzabili in particolare per il supporto di forza alla movimentazione manuale di materiali e per la deambulazione di soggetti disabili o anziani.
Alla base del progetto vi sono due aspetti fondamentali: quello di avere un grande impatto sociale, grazie alla diffusione su larga scala dei dispositivi elaborati, e, quale conseguenza di questo primo aspetto, quello di rivoluzionare sia la vita di chi ha difficoltà o impossibilità a camminare, sia di rendere meno gravosi ed usuranti tutti quei lavori che compromettono seriamente la salute dei lavoratori.
Nelle foto il team ideatore del progetto (da sinistra Alessandro Filippeschi, Basilio Lenzo e Fabio Salsedo), il prototipo di braccio realizzato e il concept.
Ulteriori informazioni:
- Premio Gaetano Marzotto
- Articolo uscito su "La Stampa" sul Premio Marzotto 2013
- Intervista su "Rai Radio 1 - Eta Beta" sul Premio Marzotto 2013 (audio in rassegna multimediale sul sito della Scuola Superiore Sant'Anna)