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Pace, Giustizia e Istituzioni credibili

Verso il rafforzamento delle capacità endogene africane per la prevenzione e gestione dei conflitti e dei disastri naturali
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L'Africa è il secondo continente più grande e il secondo più popoloso della terra con una popolazione stimata nel 2020 di 1,3 miliardi di persone che dovrebbe raddoppiare entro il 2050. A causa degli effetti dei cambiamenti climatici, gli eventi meteorologici estremi sono in aumento in molte parti del continente. Queste crisi - siccità, conflitti, epidemie, insicurezza alimentare, disastri naturali – hanno un impatto devastante per le popolazioni locali e le relative conseguenze affliggono tutta la comunità internazionale. Questo è stato il motivo che ha spinto la Scuola Superiore Sant’Anna da anni ad investire risorse umane e finanziarie in programmi volti ad accrescere le capacità endogene africane di gestire conflitti e disastri (dalla prevenzione alla ricostruzione). Tutto ciò nell’ottica di costruire un modello di cooperazione Nord-Sud sui temi della ricerca e della formazione, con scambio di esperienze, buone pratiche, lezioni apprese, trasferimento di conoscenze e know-how e la costruzione di un forte partenariato per il management della conoscenza in settori strategici come pace e sicurezza, good governance, gestione dei disastri naturali, rispetto dei diritti umani, nonché contribuire ad attuare l’Obiettivo 16 Pace, Giustizia e Istituzioni forti dell’Agenda ONU 2030. L’obiettivo finale mira a costruire e rafforzare le capacità autoctone nel rispetto del principio di local ownership, della piena appropriazione africana delle risposte alle sfide e alle opportunità del continente stesso.


Sviluppo della soluzione innovativa 

Grazie all’attivazione nel 1995 del suo International Program for Conflict Management, la Scuola ha realizzato una serie di attività in favore, da un lato, del personale internazionale che opera in Africa in progetti di assistenza umanitaria, sviluppo e ricostruzione post conflitto (peacebuilding) e, dall’altro, di enti di formazione e ricerca e di personale africani.


Impatto e vantaggio sociale, economico e ambientale 

La Scuola ha formato più di 8000 persone, organizzato più di 350 corsi, 1/3 dei quali all’estero, di cui la maggior parte nel continente africano. Attraverso il progetto “Formazione del personale civile e di polizia da impiegare nelle Forze di Rapido Intervento dell’Unione Africana” è stato offerto un concreto supporto all’UA per la preparazione del personale civile e di polizia da impegnare nelle peace support operations (PSOs) in paesi instabili. A tale progetto è stato poi affiancato un secondo programma di azioni focalizzate sull’accrescimento delle capacità e competenze del personale delle amministrazioni centrali dello Stato di vari paesi africani nella convinzione dello straordinario potenziale di risorse umane locali disponibili nei vari paesi africani a farsi direttamente carico della gestione delle crisi nei loro paesi, previa adeguata formazione. Un terzo settore di attività si è incentrato sulla formazione del personale civile italiano e dei Paesi occidentali impegnato nell’aiutare i paesi africani a gestire le crisi umanitarie e nella fase di ricostruzione.