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FIND - Finance and Innovation to couple Negative emissions and sustainable Development

ERC Lamperti

Il progetto FIND (Finance and Innovation to couple Negative emissions and sustainable Development), coordinato da Francesco Lamperti, professore associato dell’Istituto di Economia della Scuola Superiore Sant’Anna, nasce da un dato di fatto: l’attuale azione globale sul clima è ampiamente insufficiente per raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi del 2015. Per contenere il riscaldamento globale a 1,5 °C, non è possibile infatti ridurre solamente le emissioni dalla produzione di energia e dai processi industriali. Una delle soluzioni è agire sull’emissione negativa, ovvero riuscire a rimuovere grandi quantità di anidride carbonica dall’atmosfera grazie a nuove tecnologie.

“Viste le oggettive difficoltà a rispettare gli Accordi di Parigi, le tecnologie per la rimozione della CO2 nell’atmosfera possono essere una perfetta assicurazione per combattere il cambiamento climatico e limitarne gli impatti catastrofici. Tuttavia, si tratta di tecnologie immature, rischiose e che potrebbero ridurre l’incentivo ad una rapida decarbonizzazione, risultando quindi disfunzionali. Tutto sta nel come - e dove - verranno sviluppate, diffuse e impiegate” dichiara Lamperti.

Il progetto integra scienze diverse (sistemi complessi, finanza, innovazione, macroeconomia) per cercare di capire come sviluppare e diffondere velocemente le tecnologie per la rimozione dell’anidride carbonica nell’atmosfera in modo che risultino sinergiche ad un percorso di sviluppo sostenibile, soprattutto in Europa. Il progetto valuterà anche l’efficacia di politiche climatiche e non climatiche a sostegno di una società a zero emissioni nette entro il 2050.

“Il progetto si divide in tre fasi – continua Lamperti - nella prima fase cercheremo di costruire un database che raccoglie le informazioni principali sulle tecnologie per l’assorbimento della CO2, sui soggetti pubblici e privati che stanno investendo nel settore, sulle innovazioni più importanti che potrebbero accelerare il processo di sviluppo e diffusione. Nella seconda fase cercheremo di sviluppare dei meccanismi finanziari che possano sostenere queste tecnologie nel lungo periodo e che tengano in considerazione i rischi che tali soluzioni portano con sé. Nella terza e ultima fase studieremo come le tecnologie per l’assorbimento della CO2 possano influenzare le politiche per il clima ed il funzionamento di mercati per le emissioni, tra cui quello Europeo”.