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Ad Accra il workshop del progetto REJOWA: il contributo della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa per rafforzare la resilienza dei Paesi dell’Africa Occidentale

Data pubblicazione: 10.11.2025
Workshop progetto rewoja
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Accra, capitale del Ghana, ha ospitato venerdì 7 novembre il workshop “Risultati, sfide e prospettive future”, del progetto “Resilience to the Expansion of Jihadist Organizations in West Africa (REJOWA)”, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa con un gruppo di ricerca interdisciplinare che include docenti, ricercatrici e ricercatori dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) e dell’Istituto di Scienze delle Piante. 
 

Il workshop ha riunito ricercatori, rappresentanti istituzionali, organizzazioni internazionali e attori della società civile per discutere i risultati preliminari del progetto, le sfide emerse e le prospettive future per rafforzare la resilienza contro l’espansione dei gruppi jihadisti in Africa Occidentale. 
 

Il progetto REJOWA mira a individuare e analizzare i principali fattori che hanno permesso ad alcuni Paesi del Golfo di Guinea di resistere all’espansione dei gruppi jihadisti provenienti dal Sahel. Il Ghana, per la sua posizione strategica e la presenza di diversi fattori di vulnerabilità – tra cui il confine con il Burkina Faso, l’alta disoccupazione giovanile, le tensioni fra agricoltori ed allevatori relative all’uso delle risorse naturali e l’attività mineraria artigianale – rappresenta il caso di studio principale. Attraverso un’analisi comparativa e metodologie integrate, che includono interviste qualitative, focus groups, revisione della letteratura e modellizzazione agronomica, il progetto indaga anche l’impatto del cambiamento climatico sulla produzione alimentare e il suo legame con insicurezza e disoccupazione giovanile rurale, elementi che possono influenzare la diffusione dell’estremismo violento. 
 

Il workshop è stato aperto dall’intervento dell’Ambasciatrice d’Italia in Ghana, Laura Ranalli, seguita da Luca Raineri dell’Istituto DIRPOLIS, Responsabile scientifico del progetto, e di Leonardo Caproni, coordinatore per l’Istituto di Scienze delle Piante (ISP) della Scuola Superiore Sant’Anna. 
 

Nel corso della mattinata sono stati presentati i risultati preliminari di ricerca dai coordinatori Leonardo Caproni e Luca Raineri, insieme alla Dr. Martha Populin (Istituto DIRPOLIS), M. Gadafi Ibrahim (Collaboratore locale, Istituto DIRPOLIS), Stefania Sellitti (Borsista di Ricerca, Istituto di Scienze delle Piante) e Mariachiara Boldrini (Istituto DIRPOLIS). Del team di ricerca fanno parte anche il prof. Francesco Strazzari e la Dr. Laura Berlingozzi (Istituto DIRPOLIS) e la Dr. Valentina D’Amico (Isituto di Scienze delle Piante). La mattinata è proseguita con un panel di ricerca con esperti del tema, tra cui Chrispin  Kuupiel (WANEP), Mutaru Mumuni Muqthar (WACCE), Paul Aborampah Mensah (CDD-Ghana) e Carolina Sarzana (Alliance of Bioversity and CIAT/ CGIAR). Nel pomeriggio, i partecipanti sono stati coinvolti in gruppi di lavoro per discutere i risultati preliminari e approfondire alcune questioni.

Il progetto REJOWA, per il suo approccio interdisciplinare e per la forte attenzione ai nessi tra sicurezza, clima e sviluppo, si inserisce nel programma della Scuola Superiore Sant’Anna “AfricaConnect”, volto a promuovere resilienza, pace e sostenibilità nel continente africano.