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  • Istituto di Scienze delle Piante

Agricoltura rigenerativa: prende avvio SOILRES, progetto europeo per rigenerare la salute del suolo e rafforzare la resilienza dei sistemi agricoli in Europa

Al via il progetto coordinato dall’Università di Aarhus con il contributo della Scuola Superiore Sant’Anna: nei prossimi 4 anni saranno sperimentate soluzioni innovative basate sui principi dell’agricoltura rigenerativa, per migliorare la salute del suolo e rendere i sistemi colturali più resilienti agli effetti del cambiamento climatico

Data pubblicazione: 24.06.2025
Progetto soilres
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La rigenerazione della salute del suolo e la resilienza delle colture sono oggi sfide cruciali per l’agricoltura italiana ed europea, sempre più esposta a eventi climatici estremi, perdita di biodiversità e degrado del suolo. Per affrontare questi problemi nasce SOILRES – Multi-Faceted Biodiversity Integration for a Healthy Soil and Resilient Crop Management, progetto finanziato dal programma Horizon Europe. Coordinato dall’Università di Aarhus in Danimarca, SOILRES coinvolge 19 partner internazionali tra università, centri di ricerca, aziende agricole e PMI tecnologiche, con il contributo della Scuola Superiore Sant’Anna, sotto il coordinamento di Federico Leoni, ricercatore del gruppo di Agroecologia dell’Istituto di Scienze delle Piante.

SOILRES ha l’obiettivo di sviluppare e testare strategie agricole innovative basate sui principi dell’agricoltura rigenerativa – come colture di copertura (permanent living mulches), lavorazioni a strisce (strip tillage), biostimolanti microbici, compost, biochar e strumenti digitali – per migliorare la fertilità dei suoli, limitare le perdite di nutrienti e aumentare la resilienza delle colture, sia nei sistemi biologici che in quelli convenzionali. Il progetto si svilupperà in sei siti sperimentali principali in Italia, Danimarca, Finlandia, Francia, Ungheria e Portogallo, selezionati per rappresentare differenti condizioni climatiche e pedologiche del continente.

In Italia, la sperimentazione è condotta presso l’Azienda Agricola La Petrosa (Ceraso, Salerno) in collaborazione con l’Università di Napoli Federico II, la Scuola Superiore Sant’Anna, RE-CORD e Deafal. Verranno testate coperture vive permanenti costituite da particolari specie di leguminose, compost innovativi, sementi rivestite con biochar e lavorazioni a strisce per migliorare la fertilità dei suoli e il controllo delle infestanti in agricoltura biologica-conservativa.

SOILRES adotta un approccio multi-attore, coinvolgendo attivamente agricoltori, tecnici e ricercatori nella co-progettazione delle soluzioni. Ogni sito sperimentale funzionerà anche come azienda dimostrativa per promuovere la formazione, la condivisione di conoscenze e il trasferimento tecnologico attraverso giornate in campo, workshop e strumenti digitali. Tra i partner scientifici figurano istituzioni come il Natural Resources Institute of Finland, il CNRS-INRAE in Francia, il Leibniz Centre for Agricultural Landscape Research in Germania e l’Università Cattolica di Lovanio in Belgio. Partecipa anche il National Agricultural Research Center della Giordania per testare l’adattabilità delle innovazioni in contesti climatici più aridi.

Un ruolo centrale nella comunicazione e diffusione dei risultati sarà svolto dalla Fundación Empresa-Universidad Gallega (FEUGA), mentre aziende tecnologiche come LGI, MOM e AGROBIOMICS contribuiranno allo sviluppo di ammendanti innovativi e strumenti digitali per la mappatura della salute del suolo.
Il progetto, pienamente allineato con il Green Deal europeo e la Missione Suolo “A Soil Deal for Europe”, fornirà contributi concreti alla transizione agroecologica europea, sostenendo gli obiettivi del Farm to Fork, della Strategia sulla Biodiversità al 2030 e degli SDG delle Nazioni Unite. I risultati saranno resi pubblici per facilitare l’adozione su larga scala di pratiche rigenerative.