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Cooperazione giudiziaria tra Italia e Paesi africani: terminati due workshops in Gabon e Ciad

Si sono conclusi con successo i due corsi di alta formazione rivolti alla magistratura del Gabon e del Ciad, organizzati nell’ambito del progetto di formazione finanziato dalla Farnesina e coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna, con la collaborazione delle controparti locali

 

Data pubblicazione: 05.12.2025
Corsi in Gabon e Ciad
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La Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, grazie al supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), ha realizzato due corsi di formazione diretti a magistrati del Ciad (“Giustizia e Nuove tecnologie”, N’Djamena, 18-20 Novembre 2025) e del Gabon (“Il Traffico di Stupefacenti”, Libreville, 4-6 Novembre 2025). L’organizzazione di questi trainings a favore degli attori giudiziari locali rientra nel progetto “Stato di diritto e cooperazione in Africa (2024-2025)”, coordinato dal dott. Lorenzo Gasbarri. Per il successo di queste attività, è sempre risultato determinante il supporto garantito dalla Farnesina e dalle Ambasciate d’Italia in loco. 

Il Corso a Libreville, tenutosi in partenariato con l’École Nationale de la Magistrature (ENM) du Gabon, si è concentrato sul tema del traffico di stupefacenti, una sfida cruciale per la giustizia nazionale e regionale. Il programma ha affrontato il quadro giuridico nazionale gabonese e internazionale, i legami con il riciclaggio di denaro, le tecniche investigative e la cooperazione giudiziaria regionale ed internazionale. Il training si è concluso con simulazioni pratiche e casi di studio, guidati da esperti italiani e africani, tra cui si segnala il dott. Alberto Perduca, già Procuratore della Repubblica con vastissima esperienza nella cooperazione giudiziaria internazionale e il dott. Filippo Dispenza, Prefetto della Repubblica e attualmente Coordinatore della Commissione straordinaria del governo del Comune di Caivano. La cerimonia di chiusura, presieduta dall’Ambasciatore d’Italia a Libreville, SE Stefano Moscatelli, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa. 

Le attività formative a N’Djamena, organizzate con l’École Nationale de Formation Judiciaire (ENFJ-Tchad), si sono concentrate sul fornire ai magistrati locali strumenti per affrontare le sfide poste dall’innovazione tecnologica. Il programma ha toccato tematiche significative quali la digitalizzazione della giustizia, l’impatto dell’intelligenza artificiale e le linee guida europee sull’uso delle nuove tecnologie, oltre alla cooperazione internazionale contro la cybercriminalità. Le sessioni sono state condotte dalla dott.ssa Maria Giuliana Civinini, già presidente del Tribunale di Pisa e il Prof. Giovanni Carlo Bruno. 

Questi due appuntamenti hanno segnato la conclusione del Progetto “Stato di diritto e cooperazione in Africa (2024-2025)”. Siamo lieti di annunciare che, alla luce dei risultati conseguiti, il Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha deciso di finanziare nuovamente il Progetto per l’anno 2026, confermando l’impegno dell’Italia nel rafforzare la cooperazione giudiziaria e lo Stato di diritto in Africa.