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  • Istituto di Produzioni Vegetali

Giornata nazionale della Biodiversità di Interesse Agricolo e Alimentare: Elisa Pellegrino, ricercatrice presso la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, partecipa all’evento ‘Giornata Nazionale della Agrobiodiversità’ organizzato dalla regione Liguria

Pellegrino presenta le attività e i risultati del progetto ORTIGE, che ha coinvolto l’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Sant’Anna

Data pubblicazione: 20.05.2025
giornata nazionale agrobiodiversità
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Promuovere e tutelare la biodiversità nei sistemi agricoli e alimentari. È questo lo scopo principale della Giornata Nazionale della Biodiversità di Interesse Agricolo e Alimentare, istituita nel 2015 e che si celebra ogni 20 maggio. Per l’occasione la regione Liguria ha organizzato un evento dal titolo ‘Giornata Nazionale della Agrobiodiversità’ per illustrare le attività realizzate e i risultati raggiunti nell’ambito di numerosi progetti finanziati su tali tematiche con fondi del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2022 e fondi nazionali del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.

Elisa Pellegrino, ricercatrice in Agronomia e Coltivazioni Erbacee presso l’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna, partecipa all’iniziativa presentando i risultati del progetto ORTIGE (ORTaggI GEnovesi: conservazione della biodiversità, tradizione e futuro) che ha l’obiettivo di selezionare, conservare e selezionare cinque genotipi locali appartenenti a specie ortive della famiglia delle Brassicaceae e Solanaceae (Cavolo navone; Cavolo riccio genovese; Cavolo gaggetta; Melanzanina genovese; Pomodoro pursemin) e di due genotipi appartenenti a specie erbacee della famiglia delle Fabaceae, per assicurarne la presenza nel tempo e l’iscrizione all’Anagrafe nazionale della Biodiversità nazionale delle colture di interesse agricolo e alimentare. 


Le prospettive future della biodiversità

Elisa Pellegrino presenta un poster e partecipa alla tavola rotonda dei referenti dei progetti con i rappresentanti regionali per parlare delle tematiche della biodiversità vegetale e le prospettive di attività future. Il progetto ha svolto attività come: il rupero della varietà attraverso selezione e riproduzione in situ del seme (campi collezione presso tre aziende partner del progetto); isolamento e riproduzione in purezza, al fine di mantenere l’identità del genotipo ed evitarne d’ibridazione con altre varietà; interviste localianalisi storica e bibliograficacaratterizzazione fenologica, morfologica e nutritiva di tutte le specie vegetali di interesse mediante la definizione di un disciplinare operativo ed i rilievi congiunti in campo ed in laboratorio; caratterizzazione genetica e nutraceutica del Pisello di Lavagna; caratterizzazione nutraceutica del Pomodoro pursemin, Fagiolino penadronetto e Melanzanina genovese; descrizione della tecnica agronomica mediante la definizione di un protocollo di coltivazione, di procedure standardizzate di raccolta, e di campionamento del materiale vegetale e dei rilievi; predisposizione dalle schede descrittiverealizzazione e gestione della banca del germoplasma: conservazione ex situ presso i Laboratori dell’Istituto di Produzione Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna; avvio della procedura di iscrizione all’Anagrafe nazionale della Biodiversitàattività di divulgazione, informazione sensibilizzazione a livello locale.