Nel progetto AC2S-Agricolatura e Cibo sotto il Sole della Sardegna il contributo del gruppo di ricerca Interazioni Pianta-Suolo dell’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Sant'Anna
Nel progetto AC2S-Agricolatura e Cibo sotto il Sole della Sardegna, il gruppo di ricerca Interazioni Pianta-Suolo dell’Istituto di Produzioni Vegentali della Scuola Superiore Sant'Anna ha eseguito uno studio per indagare l'effetto dell'inoculazione in campo con un consorzio di funghi micorrizici arbuscolari (AMF) e batteri sulla produttività di genotipi di frumento duro locali e moderni e sulla qualità della semola.
L’obiettivo è stato testare l'ipotesi che un consorzio di funghi micorrizici potesse migliorare le prestazioni del frumento duro aumentando l'abbondanza dei funghi e dei batteri endofiti, e cioè nelle radici. Il consorzio applicato era composto da cinque specie di funghi micorrizici, Trichoderma harzianum, e quattro specie di batteri, tra cui Pseudomonas fluorescens. Le prove si sono svolte in Sardegna, in tre aziende agricole situate a Cabras, Pabillonis e Villanovafranca. Sono stati testati tre genotipi moderni di frumento duro (Estedur, Shardana e Nuraghe) e due antichi (Murru e Russello). L’inoculo è stato applicato tramite concia dei semi. L’inoculazione ha quasi raddoppiato la resa nei terreni argillosi e moderatamente alcalini di Cabras, mentre a Pabillonis (terreni franco argillosi, pH neutro) gli incrementi sono stati del 60%. A Villanovafranca, solo il genotipo moderno Estedur ha mostrato un miglioramento significativo. La biomassa batterica, minore nelle radici trattate, indica una maggiore competizione dei funghi inoculati nei confronti dei patogeni radicali. A Cabras, Shardana e Russello hanno inoltre mostrato un aumento del contenuto di azoto, mentre a Pabillonis questo effetto è stato osservato in Shardana e Nuraghe.
Per quanto riguarda il fosforo, si è riscontrato un miglior assorbimento nei genotipi Shardana e Nuraghe a Cabras e in Estedur e Nuraghe a Villanovafranca, con un incremento del 10% in tutti i genotipi a Pabillonis. Infine, il contenuto in ferro e zinco nella granella è stato aumentato in maniera significativa dal trattamento con funghi e batteri in Shardana e Rusello a Shardana, ed in Estedour a Villafranca. A Papillonis, in un terreno relativamente meno fertile e più stanco, tutte le varietà hanno risposto positivamente all’inoculazione in termini di incremento in ferro, mentre Shardana e Nuraghe in termini di di incremento in zinco.
Lo studio dimostra che la risposta del frumento agli inoculi microbici dipende strettamente da fattori ambientali e dall’identità della pianta e del microorganismo. In sintesi, per ottimizzare i risultati è fondamentale selezionare combinazioni compatibili varietà, consorzio microbico e condizioni ambientali. Studi futuri approfondiranno se questi benefici persistono nei prodotti trasformati, come pasta o pane carasau.