La vela italiana lancia la prima valutazione del ciclo di vita di un evento velico: un nuovo standard globale per la sostenibilità grazie al progetto di Federazione Italiana di Vela (FIV) e la Scuola Superiore Sant’Anna
La vela italiana compie un passo in avanti verso la sostenibilità ambientale grazie al progetto We Sail for a Better Future: frutto della collaborazione tra la Federazione Italiana di Vela (FIV) e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, il progetto mira a realizzare la prima valutazione del Ciclo di Vita (LCA) di un evento velico, fissando un nuovo parametro per la gestione responsabile delle competizioni sportive.
We Sail for a Better Future coinvolge la Scuola Sant’Anna con il gruppo di ricerca dell’Istituto di Management coordinato da Tiberio Daddi, professore associato di Economia e gestione delle imprese, che fornisce supporto scientifico attraverso la valutazione ambientale e lo sviluppo metodologico
Dalla vulnerabilità ambientale una sfida per la gestione sostenibile di eventi sportivi
Pochi sport dipendono dall’ambiente come la vela: qualità dell’acqua, cambiamenti climatici, biodiversità e stabilità dei venti condizionano in modo diretto sia le prestazioni sportive sia la sicurezza delle persone coinvolte. Grazie al progetto We Sail for a Better Future questa vulnerabilità si trasforma in trasforma in leva strategica: utilizzare la vela come laboratorio per una sostenibilità misurabile, replicabile e basata su evidenze scientifiche.
L’iniziativa è in linea con l'Agenda per la Sostenibilità 2030 di World Sailing, i quadri UNEP Sports for Nature e Sports for Climate, e il Piano di Lavoro della Commissione Europea per lo Sport. L’innovazione centrale risiede in un approccio completo che combina studi di letteratura, analisi delle migliori pratiche internazionali e una valutazione completa del ciclo di vita (LCA) di un evento pilota.
L’evento pilota: i Campionati Italiani Giovanili sul Lago di Garda
Il primo banco di prova del progetto è stato Campionato Italiano Giovanile (Classe Singola) sul Lago di Garda, la competizione più importante del paese per velisti under 19 e under-17, che ha attirato oltre 600 concorrenti da tutta Italia. FIV e Scuola Sant’Anna hanno identificato dodici buone pratiche di sostenibilità e personalizzate per adattarsi alla logistica e alla portata dell'evento della Garda.
Le principali misure di sostenibilità hanno incluso l'eliminazione delle plastiche monouso e la dematerializzazione delle comunicazioni; il dispiegamento di boe guidate da GPS elettrico che segnano rotte senza ancore che danneggiano i fondi dei laghi; imbarcazioni di supporto e logistica elettriche che sostituirono le tradizionali imbarcazioni a combustibile; catering sostenibile con stoviglie biodegradabili provenienti da fonti rinnovabili come crusca di grano e legno certificato FSC; stazioni di ricarica e bottiglie riutilizzabili per l'approvvigionamento d'acqua; e partnership con servizi locali di noleggio biciclette per incoraggiare il trasporto attivo; attività educative nel FIVillage su economia circolare e tutela dell’ecosistema
Verso linee guida nazionali
I risultati del progetto stanno confluendo in un pacchetto di Linee Guida nazionali per la sostenibilità degli eventi velici, in uscita nel 2025. Saranno strumenti pratici, comprensibili e applicabili tanto ai grandi eventi quanto alle regate dei piccoli circoli velici.
La FIV prevede una diffusione capillare attraverso workshop, materiali formativi e i propri canali digitali, con l’obiettivo di raggiungere oltre 700 affiliate. Sono inoltre previste attività congiunte con World Sailing e altre federazioni internazionali per estendere il modello anche ad altri sport marini.