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Riconoscimenti internazionali: Sara Moccia, ricercatrice dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, è tra le vincitrici della XX edizione del Premio L’Oréal – UNESCO “Per le Donne e la Scienza”

Data pubblicazione: 13.06.2022
Premio L'Oreal - Sara Moccia
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Con il progetto “L’intelligenza artificiale per lo screening dei disturbi legati alla nascita prematura” Sara Moccia, ricercatrice dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, è risultata tra le sei vincitrici della XX edizione italiana del premio Internazionale L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza”. Un riconoscimento prestigioso che valorizza l’attività di ricerca di Sara Moccia per l’utilizzo dell’intelligenza artificiale durante procedure cliniche e chirurgiche. Il premio L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza” assegna infatti sei borse di studio del valore di 20 mila euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti nei campi delle scienze della vita e della materia. L’obiettivo è quello di migliorare la rappresentanza delle donne nel campo STEM, dall'inglese science, technology, engineering and mathematics. Il bando di questa edizione ha raccolto 250 candidature da tutta Italia.


L’intelligenza artificiale per la diagnosi precoce di disturbi legati alla nascita prematura

Il progetto di Sara Moccia utilizza metodologie di intelligenza artificiale e analisi delle immagini mediche per studiare i movimenti e i pattern visivi nei neonati prematuri in culla nei reparti di terapia intensiva neonatale.
“L’obiettivo – spiega Sara Moccia – è di supportare i clinici nel riconoscimento precoce di disturbi legati alla nascita prematura, fra cui il disturbo dello spettro autistico. Questo progetto può avere un impatto rilevante, considerando che al mondo ogni anno un neonato ogni dieci nasce prematuramente, ossia prima della trentasettesima settimana gestazionale. I neonati prematuri sono a rischio di sviluppare una gamma ampia di disturbi cognitivi e motori, fra cui il disturbo dello spettro autistico, che oggi colpisce 1 bambino su 59 nel mondo.”

Alla cerimonia di premiazione, che si è svolta presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, sono intervenuti tra gli altri François-Xavier Fenart, Presidente e AD di L’Oréal Italia, Elena Bonetti, Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Maria Cristina Messa, Ministra dell’Università e della Ricerca, che ha inviato un messaggio scritto, Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale per l’UNESCO.

“Sono molto orgoglioso di premiare anche quest’anno sei brillanti giovani ricercatrici - dichiara François-Xavier Fenart, Presidente e Amministratore Delegato di L’Oréal Italia - che, grazie a questa borsa di studio, potranno portare avanti i loro progetti di ricerca in Italia. Il progetto For Women in Science in Italia è giunto alla sua ventesima edizione, un traguardo di cui siamo fieri perché abbiamo contributo a diffondere la consapevolezza, tra le giovani donne ma non solo, di quanto la scienza abbia bisogno delle donne. Il percorso da fare per colmare il gender gap, anche nella ricerca scientifica, è ancora lungo. Negli ultimi anni sono stati fatti molti passi in avanti che ci spingono a proseguire con rinnovato impegno il nostro progetto per le donne e la scienza”.

“Ringrazio L’Oréal Italia per avermi invitata oggi e per il suo impegno nel supportare le giovani ricercatrici italiane e i loro progetti nel campo delle discipline matematiche e scientifiche - commenta Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia - Donne e uomini sono in egual misura chiamati a contribuire al progresso scientifico e alla costruzione del futuro dell’umanità. Il contributo delle donne, che possono fare e dare molto nella matematica così come nelle scienze, non è ancora rilevante quanto potrebbe essere: è un’enorme opportunità che non stiamo sfruttando e che iniziative come quella di L’Orèal e Unesco contribuiscono a cogliere”.