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  • Istituto DIRPOLIS

STORIE DI TALENTI: EX ALLIEVO DI SCIENZE GIURIDICHE DELLA SCUOLA SANT’ANNA VINCE BORSA DI STUDIO “MARIE CURIE” PER UNA NUOVA NORMATIVA A TUTELA DEI CONSUMATORI. "SPIATI" DAL WEB: ACQUISTI CONSAPEVOLI O CONDIZIONATI?

Data pubblicazione: 23.02.2020
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Pratiche commerciali scorrette e tutela dei consumatori, due temi sensibili sui quali si innesta il progetto di ricerca “Fair Personalization” con il quale Antonio Davola, collaboratore scientifico del Lider-Lab dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ed ex allievo di Scienze Giuridiche, ha vinto la borsa di studio Marie Skłodowska Curie Individual Fellowship. Il progetto di Antonio Davola rientra nel finanziamento che la Commissione Europea accorda a programmi di ricerca di eccellenza da svolgere in collaborazione con ricercatori e istituzioni internazionali.

Il progetto sarà infatti sviluppato tra Roma, alla Luiss Guido Carli – dove Antonio Davola è attualmente assegnista di ricerca sotto la supervisione della professoressa Mirella Pellegrini –, Amsterdam, al Centre for the Study of European Contract Law (sotto la supervisione della professoressa Chantal Mak) e la Scuola Sant’Anna di Pisa, proseguendo la collaborazione con il Lider-Lab e con il dipartimento di eccellenza EMbeDS (Economics and Management in the era of Data Science), sotto la supervisione di Giovanni Comandé, docente di diritto privato comparato all’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna.

Con il progetto “FairPersonalization”, Antonio Davola analizza come l’offerta personalizzata di prodotti e servizi – ottenibile attraverso il ricorso alla big data analysis – influenzi la propensione dei consumatori all’acquisto; l’obiettivo è inquadrare le tailored commercial practices ai sensi della normativa europea sulle pratiche commerciali scorrette e porre le basi per ridefinire i profili giuridici della tutela dei consumatori nella società dell’informazione. L’approccio profondamente interdisciplinare del progetto si basa, in sostanza, su una analisi critica delle categorie del diritto dei consumatori alla luce dell’interazione tra studi giuridici, economici, scienze cognitive e comportamentali, da utilizzarsi quali strumenti complementari e funzionali al raggiungimento di una maggiore consapevolezza delle concrete dinamiche del rapporto di consumo.

“Tutti sappiamo che la nostra attività su internet – spiega Antonio Davola -viene costantemente monitorata: le nostre ricerche e le nostre preferenze vengono registrate e utilizzate per realizzare profilazioni a uso commerciale. L’idea, anzi, la domanda che muove questo progetto è: come la normativa può rispondere alla tecnologia della personalizzazione e della profilazione?”. Lo studio di Davola poggia su tre profili, giuridico, economico e cognitivo. “L’obiettivo è capire come queste profilazioni impattano sulla propensione al consumo e come il complesso delle norme che regolano le pratiche commerciali scorrette e ingannevoli può essere modificato alla luce dei casi attuali. Ricordiamo – spiega ancora Davola – che la normativa in materia di pratiche commerciali scorrette è ferma al 2005, e che la recente Direttiva 2019/2161 ha disciplinato il tema della personalizzazione soltanto con riferimento al prezzo dei prodotti offerti ai consumatori”.

Il programma Marie Curie-Skłodowska Actions è dedicato ai ricercatori di qualsiasi nazionalità, e le Individual Fellowship – assegnate a proposte progettuali che hanno superato una rigorosa selezione sulla base di precisi criteri di aggiudicazione e una competizione a livello globale – è ammesso per ricerche interdisciplinari e intersettoriali sono rivolte a promettenti ricercatori, che abbiano già dimostrato l’eccellenza nel loro campo di studio e siano in possesso del Dottorato di Ricerca.