Neuro Robotics Area
Il sogno: lo sviluppo di robot indossabili che permettono la simbiosi tra uomo e macchina
Simbiosi: "un'associazione stretta e prolungata tra due o più diversi organismi che possono trarre beneficio in ogni aspetto" (American Heritage Dictionary).
In questo paradigma il robot diventa un mezzo atto a supportare attivamente la persona (sia essa in salute, anziana o con disabilità) nell’esecuzione delle attività della vita quotidiana.
È possibile una simbiosi fisica tra uomo e robot?
Negli anni Sessanta, sulla rivista “Man-Computer simbiosis”, J.C.R. Licklider formulò una teoria sulla simbiosi uomo-computer in cui i computer e gli esseri umani sarebbero diventati interdipendenti e avrebbero condiviso obiettivi. Negli ultimi anni, in molte occasioni, assistiamo a uomini e computer che condividono obiettivi e sono interdipendenti.
Il metodo
Il paradigma della neuro-robotica è un nuovo approccio per la progettazione di robot, in cui si fondono neuroscienze e robotica, con l’obiettivo di concepire e realizzare robot indossabili tecnologicamente avanzati, per la riabilitazione di arti superiori e inferiori. Vengono sviluppati dispositivi robotici finalizzati a studiare nuove teorie neuroscientifiche (in tal caso, il robot stesso è l’oggetto dello studio). I risultati di questi studi vengono quindi sfruttati per disegnare e sviluppare nuovi dispositivi robotici.
I campi della ricerca sono: dispositivi robotici indossabili; senso del tatto artificiale; robotica riabilitativa e tele-riabilitazione.
Responsabile scientifico
Prof. Maria Chiara Carrozza
e-mail: chiara.carrozza@santannapisa.it
Tel.: 050-883370