Breathe

Il volo atmosferico e il volo spaziale hanno fornito all'umanità prospettive diverse e nuove vie di comunicazione. Rimane però uno spazio, compreso tra i 50 km e i 250 km di altitudine, dove l'atmosfera rarefatta rende difficile operare. I propulsori elettrici ad aria (AER) sono la chiave per accedere a questo spazio, ovvero alle orbite terrestri molto basse (VLEO). Farlo offrirebbe vantaggi in termini di prestazioni degli strumenti, protezione dalle radiazioni e rimozione dei detriti.
Un AER è composto da un collettore, che raccoglie l'atmosfera residua, e da un propulsore elettrico, che ionizza e accelera le particelle raccolte. L’atmosfera viene quindi sfruttata come risorsa rinnovabile per mantenere il veicolo spaziale in VLEO, eliminando allo stesso tempo il principale limite alla sua vita operativa, ovvero la quantità di propellente immagazzinato. Sono state proposte diverse realizzazioni del concetto AER, ma ci sono prove limitate della sua fattibilità. La difficoltà nel ricreare in laboratorio l'ambiente VLEO ostacola la validazione di leggi di scala e modelli. L'obiettivo di BREATHE è aprire la strada alla dimostrazione in orbita del concetto AER. Le attività del progetto si concentrano su:
- Sviluppare modelli e strumenti di simulazione per caratterizzare flussi rarefatti e plasmi atmosferici;
- Fornire un ambiente controllato per la caratterizzazione dei prototipi;
- Identificare le principali leggi di scala che governano gli AER e, quindi, ottimizzarne il progetto.
Per saperne di più, visita la pagina del progetto sul portale europeo