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  • Istituto DIRPOLIS

La Scuola Superiore Sant’Anna partecipa alla XII Giornata della Memoria e dell’Accoglienza di Lampedusa con il workshop “Memoria, migrazioni e diritti”

Dal 30 settembre al 3 ottobre 2025 l’isola ospita l’edizione intitolata “Memorie Attive”

Data pubblicazione: 30.09.2025
Memorie Attive
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Dal 30 settembre al 3 ottobre 2025, Lampedusa ospita la XII edizione della Giornata della Memoria e dell’Accoglienza, un appuntamento nato per ricordare le vittime del naufragio del 3 ottobre 2013, quando persero la vita oltre 360 persone a poche miglia dalle coste dell’isola. Da allora, la ricorrenza è divenuta simbolo di memoria condivisa e, dal 2016, è stata riconosciuta come Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione.

L’edizione 2025, intitolata “Memorie Attive”, non si limita a commemorare il passato, ma mira a trasformare il ricordo in un impegno collettivo per il presente e il futuro. Attraverso dibattiti, attività con le scuole, incontri con studiosi, rappresentanti delle istituzioni e operatori del terzo settore, Lampedusa si conferma un laboratorio di riflessione aperto e partecipato.

L’obiettivo è rafforzare la consapevolezza dei cittadini e sensibilizzare le nuove generazioni su temi cruciali come la tutela dei diritti fondamentali, la dignità delle persone migranti e la necessità di costruire comunità inclusive. In questo contesto, la memoria diventa un motore di cambiamento, capace di stimolare un dialogo che unisce testimonianze dirette, ricerca accademica e impegno sociale.


Il contributo della Scuola Superiore Sant’Anna

A rappresentare la Scuola Superiore Sant’Anna saranno Kamilla Galicz e Simone Frega, assegnisti di ricerca dell’Istituto Dirpolis e componenti dell’area DREAM - Dati, Ricerca E Analisi sulle Migrazioni, che prenderanno parte alle attività portando un contributo scientifico e formativo.

Il loro workshop, dal titolo “Memoria, migrazioni e diritti”, intende offrire uno spazio di confronto su come la memoria delle tragedie del mare possa trasformarsi in consapevolezza critica e in azioni concrete a sostegno dei diritti fondamentali. Il percorso proposto mira a stimolare il dialogo tra studenti, cittadini e operatori, sottolineando come ricerca accademica e impegno civile possano alimentarsi a vicenda.

La partecipazione della Scuola Sant’Anna a questo evento sottolinea il ruolo dell’università come spazio di dialogo tra ricerca e società, ma anche come attore attivo nel promuovere responsabilità condivise. È un segnale concreto dell’impegno della comunità accademica nel connettere la produzione scientifica con le esigenze della collettività, trasformando l’elaborazione culturale in strumenti utili a immaginare e costruire un futuro più giusto e inclusivo.