Riconoscimenti internazionali, uno studio sulla genetica agraria si è aggiudicato il premio per la migliore presentazione al Rank Prize Symposium on nutrition
Ettore Riccucci, assegnista di ricerca di Genetica Agraria presso l’Istituto di Scienze delle Piante della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, ha vinto il premio per la migliore presentazione al Rank Prize Symposium on nutrition, assegnato ogni due anni nei campi della nutrizione e dell'optoelettronica.
Il lavoro presentato da Riccucci, dal titolo ‘‘From sequences to biology: preliminary forays into the tef pangenome’, ha dimostrato le possibili applicazioni a problemi biologici dei dati genomici generati su 23 genotipi. Questa linea di ricerca, connessa alle attività della Scuola Superiore Sant’Anna nell’ambito del progetto speciale AfricaConntect, ha l’obbiettivo a lungo termine di generare risorse avanzate per accelerare lo sviluppo di varietà di tef (Eragostis tef), più adatte alle esigenze di agricoltori e consumatori. Lo studio della diversità genetica caratteristica di questa specie permetterà di esprimere a pieno il suo potenziale, generando opportunità per un’agricoltura sostenibile e rafforzando la sicurezza alimentare in Africa.
Riccucci ha da poco discusso la sua tesi di dottorato in Agrobiosciences e lavora all’interno del gruppo di ricerca in Traslational Plant Genomics coordinato dal prof. Matteo Dell’Acqua.
Al Rank Prize Symposium ha partecipato anche l’Allieva Ordinaria Giorgia Di Santolo, presentando il suo importante contributo alla ricostruzione di 23 genomi.
Il Rank Prize Symposium
Il Rank Prize Symposium è stato un’occasione di incontro e discussione riguardo le strategie per il miglioramento di colture ad oggi poco conosciute ma che presentano grande potenziale per gli importanti valori nutritivi e per la loro adattabilità ai cambiamenti climatici. Il gruppo di ricerca in Traslational Plant Genomics della Scuola Superiore Sant’Anna ricopre un ruolo importante per quanto riguarda lo studio della diversità geneitca del Tef, un cereale noto in quanto gluten free, che costituisce l’alimento base per oltre 120 milioni di persone in Africa orientale, principalmente in Etiopia. Il gruppo ha assemblato i genomi di 23 genotipi, e sta sviluppando una popolazione multiparentale per identificare loci genomici associati a caretteri fenotipici importanti per il miglioramento di questa specie.