Giornata di studio al Sant'Anna: esplorare lo spazio per star meglio sulla Terra. Le sfide con l’astronauta Paolo Nespoli

Perché esplorare lo spazio può aiutarci a “stare meglio” sulla Terra, ad esempio facendo progredire la medicina e la biologia, ma anche favorendo l’individuazione di soluzioni innovative che ci permettano di “abitare” al meglio il nostro pianeta e aiutandoci nella comprensione – in prospettiva storica e filosofica – del perché l’uomo abbia sempre tentato di andare oltre i propri confini. Allo spazio e alle sue relazioni con la terra, di carattere interdisciplinare, è dedicata la giornata di studio della Scuola di Dottorato in Scienze della Vita dell’omonimo Istituto della Scuola Superiore Sant’Anna, organizzata dalla ricercatrice in scienze mediche Debora Angeloni e ospitata venerdì 7 novembre nell’Aula Magna, con inizio alle 09.00.
Dopo i saluti del direttore dell’Istituto di Scienze della Vita, Mario Enrico Pè, sarà proprio un astronauta, Paolo Nespoli, a presentare le sfide e le opportunità che derivano dall’esplorazione spaziale. Durante la giornata di studio, interventi di scienziati, ricercatori, docenti universitari, metteranno in relazione cielo e terra sotto differenti prospettive. Gianni Ciofani del Center for Micro-BioRobotics dell’Istituto Italiano di Tecnologia, sede a Pontedera al Polo Sant’Anna Valdera, spiegherà come l’ipergravità possa essere utilizzata per condurre esperimenti sulle cellule; Valentina Colla dell’Istituto TeCIP (Tecnologie della Comunicazione, dell’Informazione, della Percezione) della Scuola Superiore Sant’Anna interverrà su come una stampante 3D possa realizzare elementi per costruire case perfettamente abitabili sulla luna; Antonio Frisoli sempre dell’Istituto TeCIP si soffermerà sul rapporto fra realtà virtuale e gravità alterata; Valfredo Zolesi di Keyser Italia, uno dei graditissimi ospiti esterni, racconterà come sia possibile realizzare esperimenti biomedicali nello spazio. La giornata, che si apre ai contributi dei rappresentanti di numerose istituzioni universitarie, si concluderà con l’intervento di un filosofo politico, Alberto Pirni dell’Istituto Dirpolis (Diritto, politica, sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna, a cui saranno affidate dissertazioni di carattere antropologico, legate alla concezione del limite.
“Se l’esplorazione dello spazio ha motivazioni tanto profonde quanto antiche, tuttavia questa impresa collettiva – spiega la ricercatrice Debora Angeloni, nel presentare la giornata di studio - per avere successo richiede un enorme sforzo scientifico e tecnologico. Attraverso la partecipazione di scienziati, medici e tecnici impegnati sul fronte della ricerca spaziale, la giornata di studio del 7 novembre vuole fare il punto sulle sfide e, nel contempo, intende sottolineare le opportunità che la ricerca indirizzata a questo ambiente estremo può offrire. L’esplorazione dello spazio apre prospettive di conoscenza nuove e inattese, ma pone anche severi limiti, per superare i quali sono state ideate soluzioni che trovano applicazione innovative e dirette sulla vita qui sulla terra. Del resto, citando la frase del geografo-esploratore del XVI secolo Robert Thorne, che riassume lo spirito degli esploratori di tutti i tempi e che farà da filo conduttore della giornata di studio ‘Non ci sono terre che non si possano abitare, né mari che non si possano percorrere’ “, conclude Debora Angeloni.