Rapporto Povertà 2024 di Caritas su povertà ed esclusione sociale in Italia: il contributo dell’Istituto di Managament della Scuola Superiore Sant’Anna con la stesura del capitolo dedicato all’impatto sociale degli interventi caritativi
L’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa ha contribuito alla stesura del Rapporto Povertà 2024 di Caritas Italiana, “Fili d’erba nelle crepe. Risposte di speranza", presentato a Roma martedì 12 novembre. In particolare, il gruppo di lavoro Regenerative Innovation composto da Andrea Piccaluga, Margherita Giannotti, Maria Giulia Garcea e Gianluca Gionfriddo ha lavorato alla stesura del quarto capitolo del Rapporto Povertà, intitolato “L’impatto sociale degli interventi caritativi: l’esperienza dei progetti 8xmille Caritas”.
Il capitolo presenta un modello di valutazione dell’impatto sociale degli interventi caritativi realizzati tramite quota parte dei finanziamenti 8xmille destinati alla CEI.
“Il percorso intrapreso in questi due anni e i risultati riportati nel Rapporto Povertà 2024 di Caritas Italiana sono il frutto di un approccio profondamente collaborativo, basato sull’ascolto delle riflessioni provenienti dalle esperienze concrete delle Caritas Diocesane che abbiamo visitato su tutto il territorio italiano. Ogni fase della co-progettazione è stata guidata dal desiderio di costruire un modello che non si limitasse ad offrire soluzioni ‘calate dall’alto’, ma che rispecchiasse pienamente l’approccio “animativo” con cui le Caritas Dicoesane supportano il superamento delle povertà” afferma Andrea Piccaluga.
L'impatto sociale dei finanziamenti 8xmille
Numerose Caritas Diocesane sono state infatti attivamente coinvolte in tutte le fasi del progetto, contribuendo alla definizione del modello di valutazione di impatto sociale, all’identificazione dei beneficiari e degli indicatori. Sono due i principali obiettivi con cui la collaborazione con Caritas Italiana è stata portata avanti. Il primo riguarda l’accompagnamento interno, volto a supportare le Caritas nel potenziare la capacità di individuare i bisogni e progettare interventi caritativi sempre più efficaci nel generare impatto sociale. Il secondo riguarda la rendicontazione esterna, ovvero la comunicazione dei risultati raggiunti, evidenziando ciò che le Caritas fanno concretamente, secondo principi di trasparenza e immediatezza.
Il modello di valutazione dell’impatto sociale proposto prevede la somministrazione di due tipi di questionari volti alla raccolta di dati di output, outcome e impatto. Un questionario quantitativo, progettato per ottenere indicatori di output che permettono di comunicare in modo chiaro ed immediato i risultati dei progetti rispetto a beneficiari diretti (Poveri, Volontari, Operatori, Comunità ecclesiale) e indiretti (Società civile, Partners, Familiari dei beneficiari diretti, Ambiente Naturale). Un questionario qualitativo, compilato dai beneficiari diretti dei progetti, permette di valutare gli effetti di medio e lungo termine degli interventi caritativi sulla vita dei beneficiari, fornendo dunque dati di outcome e impatto.
Il capitolo redatto all’interno del Rapporto Povertà 2024 riporta i primi dati di output e outcome emersi da una fase di sperimentazione pilota del modello di valutazione dell’impatto sociale svolta con 46 Caritas Diocesane tra marzo e luglio 2024. I risultati ottenuti segnano l’avvio di un percorso volto a raccontare l’impatto generato dalle attività caritative e la bellezza di un agire collettivo e solidale.