RIFLETTERE SULLA PANDEMIA, UN LIBRO PRESENTA DIECI TESI PER UNA POSSIBILE RIPARTENZA. TRA GLI AUTORI UNA DOCENTE DELL’ISTITUTO DI BIOROBOTICA DELLA SCUOLA SUPERIORE SANT’ANNA

Dieci tesi su come affrontare la difficile ripartenza, per capire come il dramma della pandemia ci costringa a rimettere in discussione tutta una serie di temi centrali per il futuro dell'umanità. Dieci tesi per riflettere e affidarsi alle competenze e alle riforme strutturali che possono cambiare non solo le relazioni sociali e politiche ma anche il destino di un pianeta messo a dura prova dal Covid-19.
Il volume “Dopo l’emergenza. Dieci tesi sull’era post-pandemica”, a cura di Giuseppe Zaccaria, docente di diritto dell’Università di Padova, pubblicato da Padova University Press, raccoglie le analisi e le idee di dieci studiosi di rilevanza nazionale e internazionale, che si confrontano sulle questioni cruciale della nostra esistenza individuale e collettiva: la necessità di una politica in grado di cogliere le esigenze globali, con una visione che vada oltre i limiti dei confini, la crisi del mondo del lavoro, il rapporto tra scienza, comunicazione e politica, il destino delle città post Covid-19, le opportunità e i rischi legati allo sviluppo della tecnologia, la centralità di una riforma radicale del sistema sanitario.
Tra gli interventi, è presente anche quello di Maria Chiara Carrozza, docente dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna e Direttore Scientifico della Fondazione Don Carlo Gnocchi, autrice della Quarta Tesi: “Irrinunciabilità e pericoli della tecnologia”.
Maria Chiara Carrozza riflette sull’ambivalenza della tecnologia che, nei mesi di pandemia, ha avuto un ruolo sempre più importante. L’esperienza del Lockdown ci ha fatto infatti capire a tutti l’irrinunciabilità della tecnologia in molti settori: basti pensare al lavoro in smart working, alla possibilità di rimanere in contatto con i parenti e di non interrompere del tutto i ponti sociali, alla possibilità di fare la spesa a distanza. D’altro canto però la tecnologia rischia di determinare un impoverimento delle relazioni umane, rischia di acuire le ingiustizie sociali, può causare un cortocircuito nel diritto alla privacy individuale e diventare uno strumento in mano alla politica per creare controllo politico.
La tecnologia, come sostiene Maria Chiara Carrozza, parte sempre da un nobile fine. Il problema, spesso, è il suo utilizzo. La docente e ex ministra dell’Istruzione dedica anche una parte al futuro della scuola e dell’Università: l’insegnamento a distanza deve essere l’eccezione, non la regola perché andrebbe a deteriorare uno dei capisaldi dell’esperienza umana: il confronto intellettuale, cognitivo ed emotivo tra professori e studenti.
Il volume “Dopo l’emergenza. Dieci tesi sull’era post-pandemica” può essere acquistato in versione cartacea al prezzo di 8 euro, oppure liberamente scaricabile dal sito della casa editrice.