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“San Rossore 1938”, il mondo accademico riconosce le proprie responsabilità 80 anni dopo la firma delle Leggi razziali: la Scuola Sant’Anna aderisce al programma di cerimonie, la dichiarazione del rettore Pierdomenico Perata

Data pubblicazione: 26.09.2018
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80 anni dopo le Leggi razziali, firmate nella tenuta di San Rossore (Pisa), l’Accademia italiana riconosce la responsabilità per gli atti che, a partire dall’adesione al “Giuramento di fedeltà al Fascismo” del 1931, videro il mondo universitario silente e complice verso le scelte del regime che giunsero sino all’emanazione di questi provvedimenti. È la prima volta che il mondo accademico compie in maniera pubblica un simile gesto attraverso l’intervento di Paolo Mancarella, rettore dell’Università di Pisa, durante la solenne cerimonia alla presenza di tutti i rettori delle università italiane, in programma giovedì 20 settembre nel Palazzo della Sapienza dell’ateneo pisano, dove si ritrovano la Conferenza dei Rettori Universitari Italiani (CRUI) e i rappresentanti dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI).

La “Cerimonia del ricordo e delle scuse” è il momento più alto e significativo di “San Rossore 1938”, vasto programma di iniziative che si svolgono in Toscana dasettembre 2018 e che, con incontri nelle scuole, prosegue fino al 2019 inoltrato. “San Rossore 1938” è una iniziativa proposta e organizzata dall’Università di Pisa in collaborazione con Scuola Normale SuperioreScuola Superiore Sant’AnnaScuola IMT Alti Studi Lucca, in accordo con CRUIUCEIUniversità di FirenzeUniversità di Siena e Università per Stranieri di Siena e grazie al sostegno e all’adesione della Regione Toscana e di istituzioni, fondazioni e imprese del territorio pisano.

Il programma di “San Rossore 1938” è stato presentato mercoledì 5 settembre durante un incontro con la stampa a San Rossore, in occasione de “La cerimonia dell’anniversario”, che ricorda, in questo stesso giorno e nel medesimo luogo, la firma che 80 anni fa il re Vittorio Emanuele III appose al primo decreto contro gli Ebrei. Nell’ambito di “San Rossore 1938”, si svolge la conferenza internazionale “A ottanta anni dalle leggi razziali fasciste: tendenze e sviluppi della storiografia internazionale sull’antisemitismo e la Shoah”, a Palazzo della Sapienza (Pisa) giovedì 20 e venerdì 21 settembre 2018 introdotta, fa gli altri, dall’intervento di Gaetano Manfredi, presidente della CRUI, e della senatrice a vita Liliana Segre.

Il programma di “San Rossore 1938” comprende anche tre mostre: “Ebrei in Toscana XX-XXI secolo” a cura di Istoreco-Istituto per la Storia della Resistenza e della Società contemporanea (Pisa, Bastione Sangallo, mercoledì 12 settembre 2018 – lunedì 5 ottobre 2018), “I Giovani ricordano la Shoah” a cura del MIUR e dell’UCEI (Pisa, Palazzo Vitelli, Lungarno Pacinotti 43, mercoledì 5 settembre / lunedì 5 ottobre) e “1938 – La storia”, del Museo della Shoah di Roma (Parco di San Rossore, Sala Gronchi – mercoledì 5 settembre / lunedì 5 ottobre).

Il fitto calendario delle iniziative a Pisa e in Toscana include proiezioni di film, conferenze, letture e spettacoli, con il coinvolgimento delle scuole, in collaborazione con ilTeatro Verdi di Pisa e il Cinema Arsenale, sempre a Pisa. 

Media partner dell’iniziativa è RAI, che copre l’informazione e dedica, attraverso RAI Cultura e RAI Storia, approfondimenti sul tema. A settembre su RAI1 è prevista la trasmissione di un docufilm prodotto per l’occasione: la storia di quattro persone viventi che, allora bambini, patirono l’esclusione e la persecuzione.

“Le scuse sono un atto dovuto e voluto – commenta il rettore della Scuola Superiore Sant’Anna, Pierdomenico Perata - una forma di risarcimento morale, peraltro tardivo, che di certo non può rimarginare le ferite subite da docenti e studenti che, per il solo fatto di essere ebrei, si ritrovarono privati di ogni diritto, in un contesto come quello accademico che doveva essere intellettualmente elevato ma che invece accettò la validità di principi fondati su tesi presentate allora come scientifiche ma che niente avevano di scientifico”.

“La Scuola Superiore Sant'Anna, che pure 80 anni fa non esisteva – prosegue Pierdomenico Perata - aderisce oggi con profonda convinzione a questa cerimonia del ricordo e delle scuse per l'emanazione delle leggi razziali e contribuisce al successivo programma di celebrazioni. Soltanto a Pisa, si stima che per siano stati allontanati circa 20 docenti e un numero variabile tra 200 e 300 studenti a cui adesso vogliamo restituire il diritto, ripeto tardivo e simbolico anche se di grande valore, a essere integrati nella comunità accademica”.

“Nell'ambito degli eventi collegati alla cerimonia del ricordo e delle scuse, come Scuola Superiore Sant'Anna – conclude Pierdomenico Perata - siamo impegnati anche nell'organizzazione di un 'percorso della memoria', per ricordare figure di docenti e studenti ebrei di Pisa, le cui personalità saranno sottolineate grazie anche all'utilizzo delle nuove tecnologie e alle ricerche compiute dal gruppo di lavoro di cui fanno parte anche il docente di cardiologia all’Istituto di Scienze della Vita Michele Emdin, che ebbe il nonno allontanato dall'Università di Pisa, e la docente di filosofia politica all’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) Barbara Henry”.